3T Bike XPDTN3 – Isola di Kos

Day 1
Kos – Zia


Qualche chilometro lungo la spiaggia e abbiamo iniziato la salita quasi subito senza sapere quello che avremmo trovato ed è stato incredibile: man mano che si guadagnava quota dietro di noi c’era, fisso come una fotografia, un panorama sul mare e sulle coste della Turchia.


A metà salita, mentre scattavamo qualche foto a dei maialini, abbiamo conosciuto un signore che negli anni ’60 pedalava con una bicicletta Bianchi e ci ha fatto entrare nel giardino della sua piccola casa in sasso bianco.


La nostra scalata è durata circa un ora e mezza, in cima il panorama era indescrivibile e per fortuna c’era la macchina di Paolo che raccoglieva ricordi; continuavamo a respirare salsedine anche a 500 metri ma il mare era ancora laggiù.

Tra vento, single tracks tecnici e strade sterrate abbiamo iniziato a pedalare sulla cresta, puntando il piccolo paesino di Zia. Per arrivarci ci abbiamo impiegato due ore e al nostro arrivo il sole era già tramontato.




Eravamo a 2300 km dall’Italia, al buio, in un piccolo paesino sull’Isola di Kos ma sopra alle nostre bici ci sembrava di essere in un luogo familiare. Una sensazione così. Questa prima giornata ci ha lasciato questa emozione, indelebile. Per quanto lontano sei, se hai una passione genuina e forte per quello che fai, ci sarà sempre un momento in cui saprai sentirti a casa.
A Zia, in quel momento, eravamo tre ragazzi felici.


Day 2
Zia – Kos

Il secondo giorno di esplorazione parte proprio da dove ci eravamo fermati il giorno prima, a Zia. Inizio dolce-amaro. Dolce perché c’era tutto silenzio intorno a noi, l’aria profumava di fioritura e dopo giorni di pioggia e vento forte è stato un momento molto bello. Amaro perché siamo partiti subito in salita, abbiamo spinto la bici sulle rocce, pedalato su strappi sterrati al 28% e sceso delle vecchie scalinate, il tutto nei primi 650 metri.



Dopo questa piccola ma dura parentesi attorno al Castello di Pyli, siamo scesi su asfalto verso il mare: discesa veloce e aria fresca in faccia che sapeva di salsedine fino al punto più a sud della nostra traccia.

Seconda salita su una specie di marciapiede e anche qui strappi duri. In cima abbiamo ammirato le altre isole attorno a Kos.

La parentesi asciutta finisce e riprende a piovere, passiamo in mezzo ad un bosco dove gatti e pavoni passano il tempo insieme, raggiungiamo ancora un mare ma questa volta a nord.




Piove sempre più forte, Alex ha freddo e decide di fermarsi. Ci ha detto che per lui da quel momento non sarebbe stato più divertimento ma solo sofferenza. E stato onesto e coerente con se stesso, fin dai primi metri di pedalata insieme ci racconta che per lui la bici è divertimento puro.

Noi abbiamo pedalato sotto la pioggia un pò perché siamo sempre stati abituati così, un pò perché crediamo che quando si mette male non ci sia altra cosa da fare se non pedalare. Poi il tank di Giorgos era full e veramente non c’era altro da fare. Dopo 35km di pioggia ininterrotta e battente siamo rientrati a Kos, Carlo ci ha portato dei vestiti asciutti ed assieme ai ragazzi abbiamo mangiato dei piatti tipici che sapevano di greco al 70%: nelle nostre bocche c’era ancora un pò di gusto di pioggia e qualche granello di sabbia.



Day 3
Kos – Spiaggia di Therma


La salita è stata lunga e tecnica, la pioggia ha scavato dei torrenti lungo la strada sterrata ed il mix di pendenze e fondo smosso rendevano la scalata veramente impegnativa. Siamo arrivati in cima dopo un’ora e mezza circa e il panorama semplicemente non c’era perché diluviava e c’erano nuvole basse.







Siamo rentrati a Kos pedalando sulla spiaggia, sognando docce calde e birre fresche.


Abbiamo realizzato un Vlog di questa avventura e lo lasciamo qui:






