Vai al contenuto

3T Bike XPDTN3 – Isola di Kos

In febbraio 3T Bike ha voluto coinvolgerci in un progetto al quale abbiamo risposto “sì” ancora prima che finisse la frase. Sono bastati degli sguardi e dopo tre settimane siamo saltati su un aereo per la Grecia. Questa avventura è stata bella perché abbiamo pedalato su una traccia pazzesca, abbiamo condiviso questa esperienza con delle persone speciali e lì a fianco c’è sempre stato il compagno di viaggio perfetto.
 
L’Isola di Kos è incredibile, la natura è selvaggia e si fa sentire con tutta la sua forza. Intorno c’è il mare ed è incredibile come in un single track a 500 meri di quota sia possibile respirare salsedine e se si chiudono gli occhi sembra di essere in spiaggia. Solo che poi quando si riaprono il mare lo vedi laggiù e l’unica strada per arrivarci è un sentiero roccioso. Quest’isola l’abbiamo esplorata per qualche giorno ed abbiamo scoperto dei percorsi perfetti sia per la gravel bike sia per la mountain bike, insomma il luogo ideale per raggiungere l’obiettivo di questo viaggio. Non è stato facile, il meteo ci ha sempre tenuto sull’attenti ma arrivare in fondo, laggiù sul mare, è stato bellissimo.
Gravellata 3T Bike

Day 1

Kos – Zia

Gravellata 3T Bike
 
La prima tappa della XPDTN3 è iniziata dal porto di Kos.
 
Alex, la nostra guida greca, ci ha spiegato quello che di lì a poco avremmo visto e pedalato. 
 
 
Gravellata 3T Bike

Qualche chilometro lungo la spiaggia e abbiamo iniziato la salita quasi subito senza sapere quello che avremmo trovato ed è stato incredibile: man mano che si guadagnava quota dietro di noi c’era, fisso come una fotografia, un panorama sul mare e sulle coste della Turchia.

Gravellata 3T Bike

A metà salita, mentre scattavamo qualche foto a dei maialini, abbiamo conosciuto un signore che negli anni ’60 pedalava con una bicicletta Bianchi e ci ha fatto entrare nel giardino della sua piccola casa in sasso bianco.

Gravellata 3T Bike

La nostra scalata è durata circa un ora e mezza, in cima il panorama era indescrivibile e per fortuna c’era la macchina di Paolo che raccoglieva ricordi; continuavamo a respirare salsedine anche a 500 metri ma il mare era ancora laggiù.

 Tra vento, single tracks tecnici e strade sterrate abbiamo iniziato a pedalare sulla cresta, puntando il piccolo paesino di Zia. Per arrivarci ci abbiamo impiegato due ore e al nostro arrivo il sole era già tramontato.

Gravellata 3T Bike

Eravamo a 2300 km dall’Italia, al buio, in un piccolo paesino sull’Isola di Kos ma sopra alle nostre bici ci sembrava di essere in un luogo familiare. Una sensazione così. Questa prima giornata ci ha lasciato questa emozione, indelebile. Per quanto lontano sei, se hai una passione genuina e forte per quello che fai, ci sarà sempre un momento in cui saprai sentirti a casa.

A Zia, in quel momento, eravamo tre ragazzi felici.

Day 2

Zia – Kos

Gravellata 3T Bike

Il secondo giorno di esplorazione parte proprio da dove ci eravamo fermati il giorno prima, a Zia. Inizio dolce-amaro. Dolce perché c’era tutto silenzio intorno a noi, l’aria profumava di fioritura e dopo giorni di pioggia e vento forte è stato un momento molto bello. Amaro perché siamo partiti subito in salita, abbiamo spinto la bici sulle rocce, pedalato su strappi sterrati al 28% e sceso delle vecchie scalinate, il tutto nei primi 650 metri. 

Gravellata 3T Bike
Gravellata 3T Bike

Dopo questa piccola ma dura parentesi attorno al Castello di Pyli, siamo scesi su asfalto verso il mare: discesa veloce e aria fresca in faccia che sapeva di salsedine fino al punto più a sud della nostra traccia. 

Seconda salita su una specie di marciapiede e anche qui strappi duri. In cima abbiamo ammirato le altre isole attorno a Kos.

Gravellata 3T Bike

La parentesi asciutta finisce e riprende a piovere, passiamo in mezzo ad un bosco dove gatti e pavoni passano il tempo insieme, raggiungiamo ancora un mare ma questa volta a nord.

Gravellata 3T Bike
Gravellata 3T Bike

Piove sempre più forte, Alex ha freddo e decide di fermarsi. Ci ha detto che per lui da quel momento non sarebbe stato più divertimento ma solo sofferenza. E stato onesto e coerente con se stesso, fin dai primi metri di pedalata insieme ci racconta che per lui la bici è divertimento puro. 

Gravellata 3T Bike

Noi abbiamo pedalato sotto la pioggia un pò perché siamo sempre stati abituati così, un pò perché crediamo che quando si mette male non ci sia altra cosa da fare se non pedalare. Poi il tank di Giorgos era full e veramente non c’era altro da fare. Dopo 35km di pioggia ininterrotta e battente siamo rientrati a Kos, Carlo ci ha portato dei vestiti asciutti ed assieme ai ragazzi abbiamo mangiato dei piatti tipici che sapevano di greco al 70%: nelle nostre bocche c’era ancora un pò di gusto di pioggia e qualche granello di sabbia.

Gravellata 3T Bike
Gravellata 3T Bike
Kos anche in questo secondo giorno ci ha insegnato qualcosa: ci ha insegnato che alla fine questa è solo bicicletta. Bisogna pedalare ed andare avanti. Così a Kos come quando diluvia, così nella vita come quando ci possono essere altri tipi di temporali.
 
A Kos, in quel momento, eravamo tre ragazzi felici.

Day 3

Kos – Spiaggia di Therma

 
Dopo 3 ore di phon i nostri vestiti e le nostre scarpe erano tornate asciutte. Eravamo pronti per bagnare di nuovo tutto. L’ultimo giorno di esplorazione dell’isola ci avrebbe portato fino alla Spiaggia di Therma.
Gravellata 3T Bike
La terza esplorazione è iniziata con una pioggia fina ma che è diventata subito più forte fino a riallinerasi con quella del giorno prima. 

La salita è stata lunga e tecnica, la pioggia ha scavato dei torrenti lungo la strada sterrata ed il mix di pendenze e fondo smosso rendevano la scalata veramente impegnativa. Siamo arrivati in cima dopo un’ora e mezza circa e il panorama semplicemente non c’era perché diluviava e c’erano nuvole basse.

Gravellata 3T Bike
Gravellata 3T Bike
La discesa verso il mare è stata incredibile. Lungo la strada si creavano rigagnoli e pozzanghere di poggia e fango che contribuivano a mantenere idratata tutta la nostra attrezzatura. Man mano che perdevamo quota, uscivamo dalle nuvole, la pioggia calava di intensità ed il mare si faceva ammirare sempre meglio. Una piccola lingua di asfalto lontana, laggiù in fondo tra le nubi ci ha fatto capire che eravamo sulla traccia giusta.
 
Raggiungere la Spiaggia di Therma è stato magnifico, il rumore delle onde dopo tre ore con il rumore del diluvio sulle orecchie è stato il rumore più bello che l’acqua potesse regalarci.

Siamo rentrati a Kos pedalando sulla spiaggia, sognando docce calde e birre fresche.

Kos ci hai insegnato che non bisogna mollare, è giusto spingersi sempre un pò più in là. Siamo degli esploratori, esploratori di vita e di emozioni. Ma tutto questo bisogna farlo con qualcuno, bisogna conoscere dei nuovi amici. Come ci dice Alex “è bello” e queste sono emozioni troppo belle per non essere condivise.
 
A Kos, in quel momento, eravamo tre ragazzi felici.

Abbiamo realizzato un Vlog di questa avventura e lo lasciamo qui:

L’Isola di Kos è selvaggia. Ci ha accolto nell’unica settimana dell’anno in cui piove e non abbiamo potuto dirgli altro se non: “Well Kos, now we are here and we want to ride!”. Questa avventura è stata incredibile e ce la porteremo nei nostri ricordi per sempre. Bello il viaggio, belli i percorsi gravel sull’isola ma il nostro team è stata la vera figata di questa avventura, un team per il quale vorremmo correre ancora sotto la pioggia, un team di persone che con i loro sorrisi ce la hanno messa tutta a rendere meno nuvolosa questa isola. E ce l’hanno fatta.
 
Grazie a tutto il nostro team.
 
Ciao Kos.
 
Foto di Paolo Ciaberta (Day 1) e Alessandro Ponti (Day 2, Day 3)